
Nasce a Milano il 12 Novembre 1957. All’età di 7 anni iniziò a frequentare la “Parrocchia di San Pietro in Sala” dove il suo Parroco dell’epoca, don Sandro Dell’Era, lo accoglie con amore nel gruppo dei “Ministranti”. Da qui inizia il servizio da Ministrante che negli anni viene portato avanti dal piccolo Damiano con zelo e amore.
Il Parroco, sapendo la situazione famigliare di Damiano, invita il piccolo più spesso ad andare in parrocchia per occasioni come funerali e matrimoni. In quegli anni maturava in Damiano il desiderio di diventare come il suo parroco che per lui è stato come un padre. Damiano vedeva in quel sacerdote, l’umile servo del Signore, che portava con amore la Parola di Dio a tutti, non solo con la preghiera, ma anche con opere di carità verso i bisognosi.
Damiano crescendo si rendeva sempre più conto che c’erano dei suoi coetanei che stavano peggio di lui; il suo servizio in Parrocchia a quei tempi gli dava la possibilità, tra matrimoni e funerali, di ricevere tante mance con le quali aiutava le famiglie dei suoi coetanei e cercava di regalare loro qualche giocattolo. A 12 anni per problemi familiari viene mandato in un collegio gestito dai Salesiani, in quanto la sua richiesta all’assistente sociale era stata quella di andare in un collegio gestito da religiosi.
L’unico posto libero era al Centro Salesiano “San Domenico Savio” di Arese. In quel centro chiese subito al direttore, don Luigi Melesi, di poter continuare a fare il Ministrante nella vicina parrocchia ed espose anche il suo desiderio di diventare prete.
Il Centro di Arese accoglieva ragazzi con gravi situazioni familiari alle spalle per cui si rese conto di essere nel posto giusto; organizzava giochi, tornei di calcio e rappresentazioni teatrali ricevendo le lodi dai sacerdoti salesiani. Purtroppo un colloquio con un loro psicologo, precluse il suo cammino con loro, per cui, fu accolto in una congregazione religiosa dove si occupava del doposcuola dei ragazzi delle elementari e sorvegliava di notte la loro camerata.
Purtroppo un episodio che lo ha molto turbato, lo ha fatto andare via da quella congregazione, aveva 18 anni, pensando di studiare e poi chiedere di entrare in un convento di frati francescani. Stando fuori dal seminario, conobbe una ragazza, che nel giro di pochi mesi diventò sua moglie in quanto aspettavano un bambino.
Damiano pensò subito che il Signore aveva trovato una strada diversa e l’accettò con molta fatica, poi con gli anni, si rese conto che l’artefice della sua vita era proprio lui. Purtroppo, il suo è stato un matrimonio “riparatore”. Dopo poco tempo si resero conto che insieme erano incompatibili, ma ormai la frittata era fatta e il danno riparato col matrimonio.
Nella loro immaturità pensarono che un altro figlio li avrebbe legati, invece il figlio è nato, ma poi si sono separati e in seguito divorziati. Ormai non pensava più al sacerdozio, era caduto nel girone dei peccatori, che avevano tradito un patto davanti a Dio, e dopo un po’ di mesi dalla sua separazione conobbe una ragazza con la quale condivise la vita, fino al 2001.
Damiano, con quest’ultima ragazza ebbe due figli, ma un tumore ai polmoni la portò via. Damiano, si ritrovò solo con due figli di 13 e 16 anni, arrabbiato con la vita e con Dio per aver tolto la persona che amava e madre dei suoi figli. Nel 2002, grazie ad una sua amica, conobbe il gruppo del Rinnovamento Carismatico Cattolico. In quel periodo era a pezzi psicologicamente e non pensava più al sacerdozio.
Iniziò a frequentare questo gruppo trovandosi bene. In quel gruppo sperimentò la riconciliazione con il Signore, quel Signore che da ragazzo, chiamò Damiano con insistenza, ma non ascoltò. Nel frattempo riprese a fare volontariato negli ospedali psichiatrici e presso un centro di accoglienza per senza fissa dimora. Una sera, mentre pregava, improvvisamente sentì due mani calde sulla testa e una voce gli disse: “Tu es Sacerdos”.
In quell’istante, non ci fece caso, ma nei giorni seguenti pensò molto a quell’esperienza che si è poi ripetuta dopo circa un mese durante la preghiera comunitaria. Le sorelle e i fratelli che pregavano per lui gli dicevano pur non sapendo nulla di lui, che: “il Signore ti chiama al sacerdozio ministeriale”.
Damiano si chiedeva come poteva essere un sacerdote. Egli era divorziato, e il suo matrimonio non avrà mai la nullità, perché padre di quattro figli. Infatti, Damiano si chiedeva se quei fratelli “erano pazzi o cosa?”. Quella misteriosa voce dentro di lui continuava a tormentarlo, e con il tempo diventò sempre più insistente, tanto da credere di essere diventato matto.
Nel giugno del 2007, Damiano fa uno strano incontro con l’Arcivescovo Mons. Mapelli che aveva da poco fondato una diocesi occidentale di tradizione ortodossa. Dopo il colloquio con l’Arcivescovo, Damiano capì bene, che il suo cammino non era nella chiesa ufficiale romana, ma veniva chiamato a svolgere il suo ministero in un’altra realtà ecclesiastica.
Fu così che, il 7 dicembre 2007 fu ordinato diacono e il 27 settembre del 2008 presbitero. Sin da subito, si adoperò per la cura delle anime dei cosiddetti ultimi, dei divorziati, dei carcerati, di persone dipendenti da alcool e sostanze stupefacenti, che accostava al suo ministero sacerdotale, anche un aiuto di tipo materiale.
Organizzava banchi di beneficenza per raccogliere fondi e faceva la spesa a famiglie bisognose. Purtroppo, tutto questo ad uno dei suoi “superiori” non piaceva, per cui con molta sofferenza lasciò la chiesa di Mons. Mapelli. Il 16 dicembre 2012 entrò ufficialmente nella “Chiesa Vetero Cattolica delle Americhe”. Pur prestando il suo servizio in quella Chiesa, non sentiva “soddisfazione piena”. Dopo un po’, anche questa esperienza andò male, come le successive. In quel periodo, arrivato sul punto di mollare tutto, qualcosa dentro di lui l’ho portava a fondare una comunità che si ispirasse al vangelo vissuto dalle prime comunità cristiane, libere da dogmi e dottrine di uomini.

Fu così che, fondò la Comunità Cristiana Indipendente di Gesù Risorto e indegnamente ricevette l’Ordinazione Episcopale il 13 settembre 2014 da Sua Ecc.za mons. Antonio Canzano. Oggi Damiano guida l’Arcidiocesi Anglicana Italiana della Chiesa Anglicana del Caribe e della Nuova Granata che grazie alla Bontà Misericordiosa del Nostro Dio gli permetterà di portare ancora avanti con Grazia di Dio, il suo ministero a servizio degli ultimi.
Pur prestando il suo servizio in quella Chiesa, non sentiva “soddisfazione piena”. Dopo un po’, anche questa esperienza andò male, come le successive. In quel periodo, arrivato sul punto di mollare tutto, qualcosa dentro di lui l’ho portava a fondare una comunità che si ispirasse al vangelo vissuto dalle prime comunità cristiane, libere da dogmi e dottrine di uomini.
Fu così che, fondò la Comunità Cristiana Indipendente di Gesù Risorto e indegnamente ricevette l’Ordinazione Episcopale il 13 settembre 2014 da Sua Ecc.za mons. Antonio Canzano. Oggi Damiano guida l’Arcidiocesi Anglicana Italiana della Chiesa Anglo Cattolica in Italia di Rito Anglicano che grazie alla Bontà Misericordiosa del Nostro Dio gli permetterà di portare ancora avanti con Grazia di Dio, il suo ministero a servizio degli ultimi.