Il Vangelo ci immerge in una grande “Parola detta da Gesù” che identifica tutti noi come fratelli e madri sue. Molti credono che Gesù con queste sue parole abbia offeso sia la “maternità” di sua madre. Non è così perché proprio Maria è la prima ad ascoltare la Parola di Dio e da Lei nasce Colui che è la Parola.
Maria con il suo SI a Dio Padre “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” compie in tutto e per tutto la “Volontà del Padre”. Non è solo questo l’aspetto “Maria non è stata mai offesa da Gesù” al contrario “voleva far capire chi poteva essere un vero suo discepolo”.
Gesù doveva farlo capire in qualche modo è disse “Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”. La gente dell’epoca non era così disponibile a seguire Gesù. Quindi, Gesù in poche parole voleva dire “che se volete la vita eterna e se volete essere amati da Dio, dovete fare la sua volontà”.
Adempiere alla volontà di Dio è un grande privilegio, perché Gesù ci chiama “madri e fratelli”. Però, carissimi fratelli e sorelle, non basta ascoltare la Parola di Dio, come si fa oggi giorno “bisogna metterla in pratica in tutto e per tutto”.
Non possiamo avere la presunzione di dire “io vado ogni giorno a Messa è sarò salvato”. Non è così. Puoi partecipare a 200 messe al giorno, comunicarti 200 volte, ma se in te non vive quella Parola del Vangelo ascoltata, tutto sarà inutile. Impariamo a portare alle migliaia di fratelli e sorelle lontane dalla fede “le parole ascoltiamo nel Vangelo” e impariamo tutti a metterlo in pratica prima su noi stessi e poi su altre persone. Carissimi, nessuno si faccia padrone della fede dei propri fratelli, ma domini se stesso e mediti sulla propria vita, costruendo e operando nella Parola di Cristo. Giunga ad ognuno di voi la mia Benedizione Apostolica.