
(Riflessione scritta da Fra Giovanni)
๐๐๐ง๐๐ซ๐๐ขฬ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐๐๐ ๐ฌ๐๐ญ๐ญ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ ๐๐๐ฅ ๐๐๐ฆ๐ฉ๐จ ๐๐ซ๐๐ข๐ง๐๐ซ๐ข๐จ
+ ๐๐๐ฅ ๐๐๐ง๐ ๐๐ฅ๐จ ๐ฌ๐๐๐จ๐ง๐๐จ ๐๐๐ซ๐๐จ (Mc 11,11-25)
[Dopo essere stato acclamato dalla folla, Gesรน] entrรฒ a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai lโora tarda, uscรฌ con i Dodici verso Betร nia. La mattina seguente, mentre uscivano da Betร nia, ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinรฒ per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovรฒ altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi.
Rivolto allโalbero, disse: ยซNessuno mai piรน in eterno mangi i tuoi frutti!ยป. E i suoi discepoli lโudirono. Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciรฒ i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: ยซNon sta forse scritto:
โLa mia casa sarร chiamata
casa di preghiera per tutte le nazioniโ?
Voi invece ne avete fatto un covo di ladriยป.
Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perchรฉ tutta la folla era stupita del suo insegnamento. Quando venne la sera, uscirono fuori dalla cittร .
La mattina seguente, passando, videro lโalbero di fichi seccato fin dalle radici. Pietro si ricordรฒ e gli disse: ยซMaestro, guarda: lโalbero di fichi che hai maledetto รจ seccatoยป. Rispose loro Gesรน: ยซAbbiate fede in Dio! In veritร io vi dico: se uno dicesse a questo monte: โLรจvati e gรจttati nel mareโ, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciรฒ gli avverrร . Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrร . Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perchรฉ anche il Padre vostro che รจ nei cieli perdoni a voi le vostre colpeยป.
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Carissimi Fratelli e Sorelle, oggi riflettiamo sul brano del Vangelo secondo Marco (Mc 11,11-25), che ci porta nel momento in cui Gesรน entra a Gerusalemme durante la Settimana Santa. Questo episodio รจ di grande significato perchรฉ segna l’inizio degli eventi che porteranno alla sua passione, morte e risurrezione.
Quando Gesรน arriva a Gerusalemme, la folla lo accoglie con entusiasmo, stendendo mantelli e rami d’albero per accoglierlo come un re. Questa acclamazione รจ un segno della speranza e dell’entusiasmo che il popolo nutriva nei confronti di Gesรน, il Messia promesso. Tuttavia, l’atteggiamento di Gesรน in questo momento รจ di profonda umiltร . Egli si fa strada nell’umiltร e nell’obbedienza alla volontร del Padre.
Nel brano, vediamo anche Gesรน che entra nel tempio e scaccia i mercanti e gli acquirenti che lo avevano trasformato in un luogo di commercio e profitto. Gesรน li rimprovera dicendo: “Non sta forse scritto: la mia casa sarร chiamata casa di preghiera per tutte le genti? Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri”.
Questo episodio ci invita a riflettere sul nostro rapporto con Dio e con gli altri. Il tempio rappresenta il luogo in cui si svolge il culto e la preghiera, ma puรฒ anche essere visto come il nostro cuore, la nostra interioritร . Ci chiediamo: come abbiamo trasformato il nostro cuore? Lasciamo che il commercio dell’egoismo, dell’orgoglio e dell’avarizia ne occupi lo spazio? O invece cerchiamo di renderlo un luogo di preghiera, di comunione con Dio e con gli altri?
Nella seconda parte del brano, Gesรน insegnรฒ ai suoi discepoli la potenza della preghiera e del perdono. Egli afferma: “Tutto quello che chiedete nella preghiera, abbiate fede che lo otterrete e vi sarร accordato”. Ci invita a rivolgerci a Dio con fiducia, sapendo che Egli ascolta le nostre preghiere e risponde secondo la sua volontร .
Inoltre, Gesรน sottolinea l’importanza del perdono, dicendo: “Quando vi mettete in piedi per pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perchรฉ anche il Padre vostro che รจ nei cieli perdoni a voi i vostri peccati”. Il perdono รจ un atto di amore e di liberazione che ci permette di rompere le catene dell’amarezza, dell’odio e del rancore. Ci chiediamo: siamo disposti a perdonare gli altri come Dio ci perdona? Siamo disposti a rompere il ciclo del risentimento e della vendetta per aprire la porta alla riconciliazione e alla pace?
Oggi celebriamo anche la Memoria dei Santi Marcellino e Pietro Martiri, che testimoniarono l’amore per Cristo fino all’estremo sacrificio della loro vita. Essi ci ricordano che la fedeltร al Vangelo richiede coraggio, determinazione e una profonda fiducia in Dio.
In questa giornata, preghiamo affinchรฉ possiamo imparare dalle lezioni del Vangelo, perdonare gli altri e cercare la riconciliazione, coltivare un cuore che sia una dimora di preghiera e cercare di vivere in umiltร e obbedienza alla volontร di Dio. Possiamo trovare ispirazione nella testimonianza dei Santi Marcellino e Pietro Martiri, e chiedere la loro intercessione affinchรฉ possiamo vivere con coerenza il messaggio di Cristo nelle nostre vite.
Che il Signore ci conceda la grazia di comprendere e mettere in pratica le parole del Vangelo, affinchรฉ possiamo diventare strumenti di pace, amore e perdono nel mondo. Amen
๐๐ข๐๐ง๐จ ๐๐จ๐๐๐ญ๐ข ๐๐๐ฌ๐ฎฬ, ๐๐ข๐ฎ๐ฌ๐๐ฉ๐ฉ๐ ๐ ๐๐๐ซ๐ข๐
๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐ง๐, ๐๐ฏ๐ ๐๐๐ซ๐ข๐
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