
(Riflessione scritta da Fra Giovanni)
๐๐๐ฆ๐จ๐ซ๐ข๐ ๐๐ข ๐๐๐ง ๐๐๐ซ๐ฅ๐จ ๐๐ฐ๐๐ง๐ ๐ ๐ ๐๐จ๐ฆ๐ฉ๐๐ ๐ง๐ข
+ ๐๐๐ฅ ๐๐๐ง๐ ๐๐ฅ๐จ ๐ฌ๐๐๐จ๐ง๐๐จ ๐๐๐ซ๐๐จ (Mc 11,27-33)
In quel tempo, Gesรน e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: ยซCon quale autoritร fai queste cose? O chi ti ha dato lโautoritร di farle?ยป. Ma Gesรน disse loro: ยซVi farรฒ una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirรฒ con quale autoritร faccio questo.
Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemiยป. Essi discutevano fra loro dicendo: ยซSe diciamo: โDal cieloโ, risponderร : โPerchรฉ allora non gli avete creduto?โ. Diciamo dunque: โDagli uominiโ?ยป. Ma temevano la folla, perchรฉ tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesรน dissero: ยซNon lo sappiamoยป. E Gesรน disse loro: ยซNeanche io vi dico con quale autoritร faccio queste coseยป.
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Carissimi Fratelli e Sorelle, il brano del Vangelo secondo Marco (Mc 11,27-33) ci presenta un confronto tra Gesรน e le autoritร religiose del suo tempo. Questo episodio si colloca nel contesto della settimana che precede la Passione di Cristo, durante la quale Gesรน stava compiendo numerosi insegnamenti e miracoli a Gerusalemme.
Gli scribi ei capi dei sacerdoti si avvicinano a Gesรน con una domanda: “Con quale autoritร fai queste cose?” Essi cercavano di mettere in discussione l’autoritร di Gesรน, poichรฉ le sue azioni e la sua predicazione minacciavano il loro potere e l’ordine costituito. Ma Gesรน, pienamente consapevole delle loro intenzioni, risponde a loro con una domanda a sua volta: “Io vi farรฒ una domanda; voi rispondetemi, e io vi dirรฒ con quale autoritร faccio queste cose”.
Gesรน chiede loro se il battesimo di Giovanni proveniva dal cielo o dagli uomini. Questa domanda mette i capi religiosi in una situazione difficile, perchรฉ sia โโuna risposta che l’altra potrebbe metterli in cattiva luce. Cosรฌ, per evitare di perdere la faccia di fronte alla gente, rispondono essi: “Non lo sappiamo”. E Gesรน risponde: “E nemmeno io vi dico con quale autoritร faccio queste cose.”
Questo episodio ci insegna molte cose. In primo luogo, ci mostra l’integritร e la saggezza di Gesรน nel gestire le domande insidiose degli avversari. Egli non cade nella trappola delle loro insidie, ma risponde con astuzia e saggezza, mettendoli in difficoltร . Inoltre, ci fa riflettere sull’autoritร di Gesรน, che deriva dal cielo e non dagli uomini. Egli รจ il Figlio di Dio, inviato dal Padre per portare la salvezza e l’amore al mondo.
Questa riflessione si collega anche alla memoria liturgica di oggi dei Santi Martiri Ugandesi, San Carlo Lwanga e compagni. Essi sono stati testimoni della fede in un contesto ostile, affrontando la persecuzione e la morte a causa della loro lealtร a Cristo. La loro testimonianza ci ricorda che l’autoritร di Gesรน e il suo Vangelo possono richiedere sacrificio e coraggio da parte nostra. Essi ci esortano a vivere la nostra fede con fedeltร e determinazione, anche quando siamo chiamati ad affrontare difficoltร e persecuzioni.
Pertanto, il brano del Vangelo e la memoria dei Santi Martiri Ugandesi ci invitano a riflettere sull’autoritร di Gesรน e sulla nostra risposta di fede di fronte alle sfide del mondo. Possiamo trovare ispirazione in queste figure coraggiose e ricordare che il nostro impegno per Cristo richiede coraggio, fedeltร e una profonda fiducia nell’autoritร di Colui che ci guida e ci sostiene.
๐๐ข๐๐ง๐จ ๐๐จ๐๐๐ญ๐ข ๐๐๐ฌ๐ฎฬ, ๐๐ข๐ฎ๐ฌ๐๐ฉ๐ฉ๐ ๐ ๐๐๐ซ๐ข๐
๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐ง๐, ๐๐ฏ๐ ๐๐๐ซ๐ข๐
๐
๐ซ๐ ๐๐ข๐จ๐ฏ๐๐ง๐ง๐ข