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Tag: Santi e Beati

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(Riflessione scritta da Fra Giovanni)
Solennitร  della Santissima Trinitร 

+ ๐ƒ๐š๐ฅ ๐•๐š๐ง๐ ๐ž๐ฅ๐จ ๐ฌ๐ž๐œ๐จ๐ง๐๐จ ๐†๐ข๐จ๐ฏ๐š๐ง๐ง๐ข(GV 3,16-18)

In quel tempo, disse Gesรน a Nicodรจmo: ยซDio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo di lui.

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๐‘๐ˆ๐…๐‹๐„๐’๐’๐ˆ๐Ž๐๐„ ๐ƒ๐ˆ ๐…๐‘๐€ ๐†๐ˆ๐Ž๐•๐€๐๐๐ˆ ๐€๐‹ ๐•๐€๐๐†๐„๐‹๐Ž ๐ƒ๐ˆ ๐Ž๐†๐†๐ˆ ๐ŸŽ๐Ÿ‘ ๐†๐ˆ๐”๐†๐๐Ž ๐Ÿ๐ŸŽ๐Ÿ๐Ÿ‘

(Riflessione scritta da Fra Giovanni)
๐Œ๐ž๐ฆ๐จ๐ซ๐ข๐š ๐๐ข ๐’๐š๐ง ๐‚๐š๐ซ๐ฅ๐จ ๐‹๐ฐ๐š๐ง๐ ๐š ๐ž ๐œ๐จ๐ฆ๐ฉ๐š๐ ๐ง๐ข

+ ๐ƒ๐š๐ฅ ๐•๐š๐ง๐ ๐ž๐ฅ๐จ ๐ฌ๐ž๐œ๐จ๐ง๐๐จ ๐Œ๐š๐ซ๐œ๐จ (Mc 11,27-33)

In quel tempo, Gesรน e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: ยซCon quale autoritร  fai queste cose? O chi ti ha dato lโ€™autoritร  di farle?ยป. Ma Gesรน disse loro: ยซVi farรฒ una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirรฒ con quale autoritร  faccio questo.

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๐‘๐ˆ๐…๐‹๐„๐’๐’๐ˆ๐Ž๐๐„ ๐ƒ๐ˆ ๐…๐‘๐€ ๐†๐ˆ๐Ž๐•๐€๐๐๐ˆ ๐€๐‹ ๐•๐€๐๐†๐„๐‹๐Ž ๐ƒ๐ˆ ๐Ž๐†๐†๐ˆ ๐ŸŽ๐Ÿ ๐†๐ˆ๐”๐†๐๐Ž ๐Ÿ๐ŸŽ๐Ÿ๐Ÿ‘

(Riflessione scritta da Fra Giovanni)
๐•๐ž๐ง๐ž๐ซ๐๐ขฬ€ ๐๐ž๐ฅ๐ฅ๐š ๐•๐ˆ๐ˆ๐ˆ ๐ฌ๐ž๐ญ๐ญ๐ข๐ฆ๐š๐ง๐š ๐๐ž๐ฅ ๐“๐ž๐ฆ๐ฉ๐จ ๐Ž๐ซ๐๐ข๐ง๐š๐ซ๐ข๐จ

+ ๐ƒ๐š๐ฅ ๐•๐š๐ง๐ ๐ž๐ฅ๐จ ๐ฌ๐ž๐œ๐จ๐ง๐๐จ ๐Œ๐š๐ซ๐œ๐จ (Mc 11,11-25)

[Dopo essere stato acclamato dalla folla, Gesรน] entrรฒ a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai lโ€™ora tarda, uscรฌ con i Dodici verso Betร nia. La mattina seguente, mentre uscivano da Betร nia, ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinรฒ per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovรฒ altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi.

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๐‘๐ˆ๐…๐‹๐„๐’๐’๐ˆ๐Ž๐๐„ ๐ƒ๐ˆ ๐…๐‘๐€ ๐†๐ˆ๐Ž๐•๐€๐๐๐ˆ ๐€๐‹ ๐•๐€๐๐†๐„๐‹๐Ž ๐ƒ๐ˆ ๐Ž๐†๐†๐ˆ ๐ŸŽ๐Ÿ ๐†๐ˆ๐”๐†๐๐Ž ๐Ÿ๐ŸŽ๐Ÿ๐Ÿ‘

(Riflessione scritta da Fra Giovanni)
๐Œ๐ž๐ฆ๐จ๐ซ๐ข๐š ๐๐ข ๐’๐š๐ง ๐†๐ข๐ฎ๐ฌ๐ญ๐ข๐ง๐จ ๐Œ๐š๐ซ๐ญ๐ข๐ซ๐ž

+ ๐ƒ๐š๐ฅ ๐•๐š๐ง๐ ๐ž๐ฅ๐จ ๐ฌ๐ž๐œ๐จ๐ง๐๐จ ๐Œ๐š๐ซc๐จ (Mc 10,46-52)

In quel tempo, mentre Gesรน partiva da Gรจrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timรจo, Bartimรจo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesรน Nazareno, cominciรฒ a gridare e a dire: ยซFiglio di Davide, Gesรน, abbi pietร  di me!ยป. Molti lo rimproveravano perchรฉ tacesse, ma egli gridava ancora piรน forte: ยซFiglio di Davide, abbi pietร  di me!ยป.

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Una breve storia di Santa Chiara

La sera della domenica delle Palme (1211 o 1212) una bella ragazza diciottenne fugge dalla sua casa in Assisi e corre alla Porziuncola, dove lโ€™attendono Francesco e il gruppo dei suoi frati minori. Le fanno indossare un saio da penitente, le tagliano i capelli e poi la ricoverano in due successivi monasteri benedettini, a Bastia e a Santโ€™Angelo.

Infine Chiara prende dimora nel piccolo fabbricato annesso alla chiesa di San Damiano, che era stata restaurata da Francesco. Qui Chiara รจ stata raggiunta dalla sorella Agnese; poi dallโ€™altra, Beatrice, e da gruppi di ragazze e donne: saranno presto una cinquantina.
Cosรฌ incomincia, sotto la spinta di Francesco dโ€™Assisi, lโ€™avventura di Chiara, figlia di nobili che si oppongono anche con la forza alla sua scelta di vita, ma invano. Anzi, dopo alcuni anni andrร  con lei anche sua madre, Ortolana. Chiara perรฒ non รจ fuggita โ€œper andare dalle monacheโ€, ossia per entrare in una comunitร  nota e stabilita. Affascinata dalla predicazione e dallโ€™esempio di Francesco, la ragazza vuole dare vita a una famiglia di claustrali radicalmente povere, come singole e come monastero, viventi del loro lavoro e di qualche aiuto dei frati minori, immerse nella preghiera per sรฉ e per gli altri, al servizio di tutti, preoccupate per tutti. Chiamate popolarmente โ€œDamianiteโ€ e da Francesco โ€œPovere Dameโ€, saranno poi per sempre note come โ€œClarisseโ€.
Da Francesco, lei ottiene una prima regola fondata sulla povertร . Francesco consiglia, Francesco ispira sempre, fino alla morte (1226), ma lei รจ per parte sua una protagonista, anche se sarร  faticoso farle accettare lโ€™incarico di abbadessa. In un certo modo essa preannuncia la forte iniziativa femminile che il suo secolo e il successivo vedranno svilupparsi nella Chiesa.
Il cardinale Ugolino, vescovo di Ostia e protettore dei Minori, le dร  una nuova regola che attenua la povertร , ma lei non accetta sconti: cosรฌ Ugolino, diventato papa Gregorio IX (1227-41) le concede il โ€œprivilegio della povertร โ€, poi confermato da Innocenzo IV con una solenne bolla del 1253, presentata a Chiara pochi giorni prima della morte.
Austeritร  sempre. Perรฒ “non abbiamo un corpo di bronzo, nรฉ la nostra รจ la robustezza del granito”. Cosรฌ dice una delle lettere (qui in traduzione moderna) ad Agnese di Praga, figlia del re di Boemia, severa badessa di un monastero ispirato allโ€™ideale francescano.
Chiara le manda consigli affettuosi ed espliciti: “Ti supplico di moderarti con saggia discrezione nellโ€™austeritร  quasi esagerata e impossibile, nella quale ho saputo che ti sei avviata”. Agnese dovrebbe vedere come Chiara sa rendere alle consorelle malate i servizi anche piรน umili e sgradevoli, senza perdere il sorriso e senza farlo perdere. A soli due anni dalla morte, papa Alessandro IV la proclama santa.
Chiara si distinse per il culto verso l’Eucarestia. Per due volte Assisi venne minacciata dall’esercito dell’imperatore Federico II che contava, tra i suoi soldati, anche saraceni. Chiara, in quel tempo malata, fu portata alle mura della cittร  con in mano la pisside contenente il Santissimo Sacramento: i suoi biografi raccontano che l’esercito, a quella vista, si dette alla fuga.

Festa di Santa Chiara di Assisi

Ha appena dodici anni Chiara, nata nel 1194 dalla nobile e ricca famiglia degli Offreducci, quando Francesco d’Assisi compie il gesto di spogliarsi di tutti i vestiti per restituirli al padre Bernardone. Conquistata dall’esempio di Francesco, la giovane Chiara sette anni dopo fugge da casa per raggiungerlo alla Porziuncola. Il santo le taglia i capelli e le fa indossare il saio francescano, per poi condurla al monastero benedettino di S.Paolo, a Bastia Umbra, dove il padre tenta invano di persuaderla a ritornare a casa. Si rifugia allora nella Chiesa di San Damiano, in cui fonda l’Ordine femminile delle ยซpovere recluseยป (chiamate in seguito Clarisse) di cui รจ nominata badessa e dove Francesco detta una prima Regola. Chiara scrive successivamente la Regola definitiva chiedendo ed ottenendo da Gregorio IX il ยซprivilegio della povertร ยป. Per aver contemplato, in una Notte di Natale, sulle pareti della sua cella il presepe e i riti delle funzioni solenni che si svolgevano a Santa Maria degli Angeli, รจ scelta da Pio XII quale protettrice della televisione. Erede dello spirito francescano, si preoccupa di diffonderlo, distinguendosi per il culto verso il SS. Sacramento che salva il convento dai Saraceni nel 1243.

Memoria di santa Chiara, vergine, che, primo virgulto delle Povere Signore dellโ€™Ordine dei Minori, seguรฌ san Francesco, conducendo ad Assisi in Umbria una vita aspra, ma ricca di opere di caritร  e di pietร ; insigne amante della povertร , da essa mai, neppure nellโ€™estrema indigenza e infermitร , permise di essere separata.